Guarcino 2025
Dalle città ai borghi
Un emozionante panoramica di Guarcino ripresa da drone, come volare sulla storia, sull'Italia delle radici, in un vivere a misura d' uomo.
guarcino 2025 iL pROGETTO
«Ci stanno già chiamando da tutta Italia, sia giovani che anziani. Hanno telefonato perfino alla caserma dei carabinieri per avere i nostri contatti. E più di qualcuno è già venuto a vedere il paese, soprattutto da Roma. Come una coppia con un figlio di 24 anni, intenzionata ad aprire un fruttivendolo per il ragazzo».
Mostra evidente soddisfazione Urbano Restante, sindaco di Guarcino, 1.500 abitanti nel cuore della Ciociaria, destinato a diventare il primo borgo d’Italia a misura di anziani e giovani insieme. L’intenzione è di far trasferire qui 200 coppie di pensionati, 80 studenti universitari e 20 tra artigiani e piccoli imprenditori, in un contesto che ha tutte le carte in regola per accogliere un progetto in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea e ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società italiana di cardiologia geriatrica, e dalla onlus 'Salute e società'.
«Lo abbiamo chiamato “Guarcino 2025” perché vogliamo portarlo a compimento da qui a 5 anni, ma in pratica abbiamo già iniziato e l’interesse che ha subito suscitato dimostra che siamo sulla strada giusta», riprende il sindaco, che dà conto di un pool di esperti (medici, architetti, imprenditori, docenti universitari) già al lavoro, dopo un primo incontro tenuto nella sala parrocchiale che il vescovo di Anagni-Alatri, Lorenzo Loppa, ha voluto intitolare al predecessore Luigi Belloli.
A Guarcino gli ospiti troveranno decine di abitazioni del centro storico, ora chiuse o occupate solo in estate dagli emigrati oltre Oceano oramai alla terza generazione. Un patrimonio immobiliare da sistemare con interventi di social housing, accompagnati da mobilità alternativa e turismo sostenibile. D’altro canto questo borgo si trova appollaiato a 625 metri di altezza, lungo la strada che porta alla stazione sciistica di Campo Catino, in una zona ricca di fonti naturali, con acque imbottigliate in loco e tra le preferite dai giapponesi, oltre a dare energia ad una cartiera tecnologicamente avanzata e che le stesse acque le restituisce al territorio depurate e filtrate.
Il paese vanta altri piccoli tesori, come l’Osservatorio astronomico che proprio in questi giorni si è messo in evidenza per la scoperta di una nuova categoria di esopianeti. Per non parlare poi delle testimonianze religiose: Benedetto da Norcia passò da qui mentre raggiungeva Montecassino (e “Il cammino di Benedetto” è un’altra risorsa turistica), mentre l’eremita Agnello, poi santo e patrono del paese, visse per sette anni nelle grotte attorno.
«Oggi possono essere realizzati “borghi ideali” puntando a socialità e sostenibilità – dichiara Alessandro Boccanelli –. E da Guarcino si sperimenta un nuovo percorso di “borgo smart”.
L’idea è quella di creare una sorta di alleanza intergenerazionale, con nuove opportunità di lavoro per i giovani, mentre gli anziani possono vivere in un ambiente salubre con servizi in comune e un’assistenza continua». Passeranno da qui anche l’infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina.
Guarcino vuole diventare un esempio anche per i borghi a rischio spopolamento: «Nei prossimi giorni avremo la fibra ottica – riprende il primo cittadino – anche perché almeno il 2021 potremmo così dedicarlo allo smart working dei giovani». E magari a uno di loro verrà consegnata anche l’edicola del paese: la signora Luciana, dopo 60 anni a vendere giornali, nei mesi scorsi ha tirato giù la serranda «ma adesso – conclude il sindaco Restante – faremo un bando per riaprirla anche come infopoint turistico, con un caratteristico chalet in legno. Il biglietto da visita di un paese può essere anche questo».
Mostra evidente soddisfazione Urbano Restante, sindaco di Guarcino, 1.500 abitanti nel cuore della Ciociaria, destinato a diventare il primo borgo d’Italia a misura di anziani e giovani insieme. L’intenzione è di far trasferire qui 200 coppie di pensionati, 80 studenti universitari e 20 tra artigiani e piccoli imprenditori, in un contesto che ha tutte le carte in regola per accogliere un progetto in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea e ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società italiana di cardiologia geriatrica, e dalla onlus 'Salute e società'.
«Lo abbiamo chiamato “Guarcino 2025” perché vogliamo portarlo a compimento da qui a 5 anni, ma in pratica abbiamo già iniziato e l’interesse che ha subito suscitato dimostra che siamo sulla strada giusta», riprende il sindaco, che dà conto di un pool di esperti (medici, architetti, imprenditori, docenti universitari) già al lavoro, dopo un primo incontro tenuto nella sala parrocchiale che il vescovo di Anagni-Alatri, Lorenzo Loppa, ha voluto intitolare al predecessore Luigi Belloli.
A Guarcino gli ospiti troveranno decine di abitazioni del centro storico, ora chiuse o occupate solo in estate dagli emigrati oltre Oceano oramai alla terza generazione. Un patrimonio immobiliare da sistemare con interventi di social housing, accompagnati da mobilità alternativa e turismo sostenibile. D’altro canto questo borgo si trova appollaiato a 625 metri di altezza, lungo la strada che porta alla stazione sciistica di Campo Catino, in una zona ricca di fonti naturali, con acque imbottigliate in loco e tra le preferite dai giapponesi, oltre a dare energia ad una cartiera tecnologicamente avanzata e che le stesse acque le restituisce al territorio depurate e filtrate.
Il paese vanta altri piccoli tesori, come l’Osservatorio astronomico che proprio in questi giorni si è messo in evidenza per la scoperta di una nuova categoria di esopianeti. Per non parlare poi delle testimonianze religiose: Benedetto da Norcia passò da qui mentre raggiungeva Montecassino (e “Il cammino di Benedetto” è un’altra risorsa turistica), mentre l’eremita Agnello, poi santo e patrono del paese, visse per sette anni nelle grotte attorno.
«Oggi possono essere realizzati “borghi ideali” puntando a socialità e sostenibilità – dichiara Alessandro Boccanelli –. E da Guarcino si sperimenta un nuovo percorso di “borgo smart”.
L’idea è quella di creare una sorta di alleanza intergenerazionale, con nuove opportunità di lavoro per i giovani, mentre gli anziani possono vivere in un ambiente salubre con servizi in comune e un’assistenza continua». Passeranno da qui anche l’infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina.
Guarcino vuole diventare un esempio anche per i borghi a rischio spopolamento: «Nei prossimi giorni avremo la fibra ottica – riprende il primo cittadino – anche perché almeno il 2021 potremmo così dedicarlo allo smart working dei giovani». E magari a uno di loro verrà consegnata anche l’edicola del paese: la signora Luciana, dopo 60 anni a vendere giornali, nei mesi scorsi ha tirato giù la serranda «ma adesso – conclude il sindaco Restante – faremo un bando per riaprirla anche come infopoint turistico, con un caratteristico chalet in legno. Il biglietto da visita di un paese può essere anche questo».
Guarcino 2025 - Unomattina -raiuno
DAL QUOTIDIANO LA PROVINCIA 31-10-2020
“Il progetto si chiama “Guarcino 2025” è stato ideato dal presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, un medico dal curriculum notevole qual è il dottor Alessandro Boccanelli, in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea. Al progetto lavora un comitato di medici, architetti, imprenditori e docenti universitari tra i quali anche il rettore dell’Università Unicamillus, Gianni Profita e l’economista Attilio Befera” .
“Secondo questo progetto, dunque, entro cinque anni a Guarcino si trasferiranno 200 coppie di pensionati, studenti universitari e venti tra artigiani e piccoli imprenditori per dar vita a quello che il professor Boccanelli definisce il “borgo ideale”,
nuovo modello urbano eccellente dei giorni nostri (un tempo si ipotizzava la “Città ideale”).
Ovviamente sono rimasto molto colpito quale presidente di Uncem Lazio dall’idea di una
sperimentazione per la creazione di un “borgo smart” e non più solo la “città smart” delle
quali sono piene le cronache, perché tutto questo va nella nostra stessa direzione e, anzi, implementa le prospettive di rilancio dei piccoli centri e in particolare di quelli montani, considerati “ideali” per puntare alla salute e al benessere”. “Mi pare da tenere in alta considerazione l’idea contenuta in questo progetto di creare una sorta di alleanza ‘intergenerazionale’ attraverso il co-housing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. Ciò è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti, come recita un abusato adagio dei giorni nostri e come andiamo predicando da quando è nato questo problema sanitario. “Guarcino potrà diventare un laboratorio di borgo ecosostenibile e costituire un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over- 65 e dove sono necessari percorsi di assistenza dedicata ma anche di rilancio socioeconomico e salvaguardia di tutte quelle caratteristiche di convivenza e cultura che fanno di questi posti il terreno più fertile per esperimenti innovativi. Inoltre, secondo il professor Boccanelli, ci sono molte ricerche scientifiche che certificano come vivere vicino a spazi verdi allunga e migliora la qualità di vita”.
“La formula del progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto. Questo, cito dall’Ansa, “garantisce una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina. “L’idea del borgo ideale di Guarcino può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani – conclude Boccanelli – I borghi italiani sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere.
La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso”. “Come queste parole possono non essere musica per le nostre orecchie? Sono anni che ci battiamo per affermare questi concetti. Non possiamo, dunque, che approfondire la cosa e saperne molto di più”.
Guarcino 2025 L' ARTICOLO DI AVVENIRE
Guarcino borgo smart.
Guarcino verso la trasformazione in "borgo smart ideale", il plauso ed il sostegno dell'Uncem Lazio— Venerdì 30 ottobre 2020 - 15:24“Noi di Uncem non siamo soli nella lotta allo spopolamento dei centri montani e soprattutto non lo siamo nell’affermazione del concetto di “montanità” come valore. Ritengo infatti di rilevanza notevole e un esempio formidabile dell’attualità e dell’alta valenza delle nostre battaglie la notizia che vede Guarcino, piccolo centro ciociaro che fa parte della XII Comunità Montane dei Monti Ernici, quella che ho l’onore di presiedere, e che ha un valente Sindaco, qual è Urbano Restante, come “città ideale per la convivenza tra anziani e studenti universitari”. Lo afferma il presidente di Uncem Lazio, Achille Bellucci.
Il progetto si chiama “Guarcino 2025” è stato ideato dal presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, un medico dal curriculum notevole qual è il dottor Alessandro Boccanelli, in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea. Al progetto lavora un comitato di medici, architetti, imprenditori e docenti universitari tra i quali anche il rettore dell’Università Unicamillus, Gianni Profita e l’economista Attilio Befera. Secondo questo progetto, dunque, entro cinque anni a Guarcino si trasferiranno 200 coppie di pensionati, studenti universitari e venti tra artigiani e piccoli imprenditori per dar vita a quello che il professor Boccanelli definisce il “borgo ideale”, nuovo modello urbano eccellente dei giorni nostri (un tempo si ipotizzava la “Città ideale”). Ovviamente sono rimasto molto colpito quale presidente di Uncem Lazio dall’idea di una sperimentazione per la creazione di un “borgo smart” e non più solo la “città smart” delle quali sono piene le cronache, perché tutto questo va nella nostra stessa direzione e, anzi, implementa le prospettive di rilancio dei piccoli centri e in particolare di quelli montani, considerati “ideali” per puntare alla salute e al benessere".
"Mi pare da tenere in alta considerazione l’idea contenuta in questo progetto di creare una sorta di alleanza ‘intergenerazionale’ attraverso il co-housing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. Ciò - aggiunge il presidente Bellucci - è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti, come recita un abusato adagio dei giorni nostri e come andiamo predicando da quando è nato questo problema sanitario. Guarcino potrà diventare un laboratorio di borgo ecosostenibile e costituire un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over-65 e dove sono necessari percorsi di assistenza dedicata ma anche di rilancio socio-economico e salvaguardia di tutte quelle caratteristiche di convivenza e cultura che fanno di questi posti il terreno più fertile per esperimenti innovativi. Inoltre, secondo il professor Boccanelli, “ci sono molte ricerche scientifiche che certificano come vivere vicino a spazi verdi allunga e migliora la qualità di vita”.
La formula del progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto. Questo, cito dall’Ansa, “garantisce una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina. “L’idea del borgo ideale di Guarcino può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani – conclude Boccanelli – I borghi italiani sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere. La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso”. Come queste parole possono non essere musica per le nostre orecchie? Sono anni che ci battiamo per affermare questi concetti. Non possiamo, dunque, che approfondire la cosa e saperne molto di più”.
Il progetto si chiama “Guarcino 2025” è stato ideato dal presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica, un medico dal curriculum notevole qual è il dottor Alessandro Boccanelli, in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea. Al progetto lavora un comitato di medici, architetti, imprenditori e docenti universitari tra i quali anche il rettore dell’Università Unicamillus, Gianni Profita e l’economista Attilio Befera. Secondo questo progetto, dunque, entro cinque anni a Guarcino si trasferiranno 200 coppie di pensionati, studenti universitari e venti tra artigiani e piccoli imprenditori per dar vita a quello che il professor Boccanelli definisce il “borgo ideale”, nuovo modello urbano eccellente dei giorni nostri (un tempo si ipotizzava la “Città ideale”). Ovviamente sono rimasto molto colpito quale presidente di Uncem Lazio dall’idea di una sperimentazione per la creazione di un “borgo smart” e non più solo la “città smart” delle quali sono piene le cronache, perché tutto questo va nella nostra stessa direzione e, anzi, implementa le prospettive di rilancio dei piccoli centri e in particolare di quelli montani, considerati “ideali” per puntare alla salute e al benessere".
"Mi pare da tenere in alta considerazione l’idea contenuta in questo progetto di creare una sorta di alleanza ‘intergenerazionale’ attraverso il co-housing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un’assistenza continua. Ciò - aggiunge il presidente Bellucci - è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti, come recita un abusato adagio dei giorni nostri e come andiamo predicando da quando è nato questo problema sanitario. Guarcino potrà diventare un laboratorio di borgo ecosostenibile e costituire un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over-65 e dove sono necessari percorsi di assistenza dedicata ma anche di rilancio socio-economico e salvaguardia di tutte quelle caratteristiche di convivenza e cultura che fanno di questi posti il terreno più fertile per esperimenti innovativi. Inoltre, secondo il professor Boccanelli, “ci sono molte ricerche scientifiche che certificano come vivere vicino a spazi verdi allunga e migliora la qualità di vita”.
La formula del progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto. Questo, cito dall’Ansa, “garantisce una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina. “L’idea del borgo ideale di Guarcino può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani – conclude Boccanelli – I borghi italiani sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere. La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso”. Come queste parole possono non essere musica per le nostre orecchie? Sono anni che ci battiamo per affermare questi concetti. Non possiamo, dunque, che approfondire la cosa e saperne molto di più”.
Frosinone Today, Ottobre 2020
Guarcino, la città ideale per la convivenza tra anziani e studenti universitari
„Che la Ciociaria fosse la patria del buon vivere e della longevità era cosa risaputa già da tempo visto anche il gran numero di ultracentenari che vi risiede. Nelle ore scorse il comune di Guarcino, nel nord della provincia di Frosinone sotto alle pendici di Campo Catino, è diventato il luogo dove si sperimenterà l’housing sociale. Ovvero in questa cittadina di 1300 abitanti entro 5 anni – come anticipato dall’agenzia Ansa – si trasferiranno 200 coppie di pensionati, studenti universitari e 20 tra artigiani e piccoli imprenditori.
Giovani e anziani insieme tra mobilità alternativa e turismo sostenibile, in un luogo verde e non inquinato con lo scopo di promuovere e tutelare la salute e valorizzare le risorse naturali e un turismo green. È con questi obiettivi che nasce il progetto "Guarcino 2025", in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea e ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICG) e della onlus Salute e società, che ha attivato un comitato di medici, architetti, imprenditori, docenti universitari tra cui anche il rettore dell'Università Unicamillus Gianni Profita e l'economista Attilio Befera.
"Un tempo le città ideali erano quelle raccontate e descritte da Platone o Tommaso Campanella. Oggi, in modo meno utopico e più pratico, possono essere realizzati 'borghi ideali' puntando a due aspetti: la socialità e la sostenibilità - dichiara Alessandro Boccanelli - E da Guarcino si sperimenta un nuovo percorso di 'borgo smart', puntando alla salute e al benessere.
L'idea è quella di creare una sorta di alleanza 'intergenerazionale' attraverso il cohousing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un'assistenza continua. Ciò è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti". Guarcino vuole insomma essere un laboratorio di borgo ecosostenibile a misura di anziani, soprattutto quelli più fragili, e trasformarsi in un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over-65 e dove sono necessari percorsi di assistenza dedicata. Infatti, sottolinea Boccanelli, "ci sono molte ricerche scientifiche che certificano come vivere vicino a spazi verdi allunga e migliora la qualità di vita".
La formula del progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto. Questo "garantisce una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina, ad esempio - sottolinea il sindaco di Guarcino Urbano Restante - possono essere quelle ricette virtuose che permettono alle persone anziane di poter avere un check continuo sul loro stato di salute e, dunque, vivere di più e con una migliore qualità. L'iniziativa è volta a far arrivare in paese 200 coppie di pensionati di età tra 65 e 75 anni da sistemare in residenze diffuse in regime di co-housing, 80 studenti universitari tra i 18 e i 26 anni, 20 tra artigiani e piccoli imprenditori tra i 30 e i 55 anni". "L'idea del borgo ideale di Guarcino può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani - conclude Boccanelli - I borghi italiani sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere.
La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso".“
Potrebbe interessarti: https://www.frosinonetoday.it/attualita/guarcino-borgo-ideale-anziani-giovani.html
„Che la Ciociaria fosse la patria del buon vivere e della longevità era cosa risaputa già da tempo visto anche il gran numero di ultracentenari che vi risiede. Nelle ore scorse il comune di Guarcino, nel nord della provincia di Frosinone sotto alle pendici di Campo Catino, è diventato il luogo dove si sperimenterà l’housing sociale. Ovvero in questa cittadina di 1300 abitanti entro 5 anni – come anticipato dall’agenzia Ansa – si trasferiranno 200 coppie di pensionati, studenti universitari e 20 tra artigiani e piccoli imprenditori.
Giovani e anziani insieme tra mobilità alternativa e turismo sostenibile, in un luogo verde e non inquinato con lo scopo di promuovere e tutelare la salute e valorizzare le risorse naturali e un turismo green. È con questi obiettivi che nasce il progetto "Guarcino 2025", in linea con quanto disposto dalla Commissione Europea e ideato da Alessandro Boccanelli, presidente della Società Italiana di Cardiologia Geriatrica (SICG) e della onlus Salute e società, che ha attivato un comitato di medici, architetti, imprenditori, docenti universitari tra cui anche il rettore dell'Università Unicamillus Gianni Profita e l'economista Attilio Befera.
"Un tempo le città ideali erano quelle raccontate e descritte da Platone o Tommaso Campanella. Oggi, in modo meno utopico e più pratico, possono essere realizzati 'borghi ideali' puntando a due aspetti: la socialità e la sostenibilità - dichiara Alessandro Boccanelli - E da Guarcino si sperimenta un nuovo percorso di 'borgo smart', puntando alla salute e al benessere.
L'idea è quella di creare una sorta di alleanza 'intergenerazionale' attraverso il cohousing e la nascita di nuove opportunità di lavoro dove i giovani possano sviluppare attività artigianali e turistiche e gli anziani vivere in un ambiente salubre con servizi messi in comune e un'assistenza continua. Ciò è ancor più vero ai tempi della pandemia Covid, perché bisogna essere distanti ma uniti". Guarcino vuole insomma essere un laboratorio di borgo ecosostenibile a misura di anziani, soprattutto quelli più fragili, e trasformarsi in un modello di ricerca replicabile in tutti i piccoli Comuni dove è molto alta la fascia di over-65 e dove sono necessari percorsi di assistenza dedicata. Infatti, sottolinea Boccanelli, "ci sono molte ricerche scientifiche che certificano come vivere vicino a spazi verdi allunga e migliora la qualità di vita".
La formula del progetto passa attraverso percorsi sul turismo slow (il cicloturismo, i sentieri e il Cammino di San Benedetto) e insediamento di start-up e lavoratori da remoto. Questo "garantisce una parte della sostenibilità del percorso di valorizzazione del patrimonio immobiliare del territorio per organizzare housing e co-housing per anziani, con servizi centralizzati a loro dedicati, un infermiere di prossimità e percorsi di telemedicina, ad esempio - sottolinea il sindaco di Guarcino Urbano Restante - possono essere quelle ricette virtuose che permettono alle persone anziane di poter avere un check continuo sul loro stato di salute e, dunque, vivere di più e con una migliore qualità. L'iniziativa è volta a far arrivare in paese 200 coppie di pensionati di età tra 65 e 75 anni da sistemare in residenze diffuse in regime di co-housing, 80 studenti universitari tra i 18 e i 26 anni, 20 tra artigiani e piccoli imprenditori tra i 30 e i 55 anni". "L'idea del borgo ideale di Guarcino può essere una chiave interessante per lo studio di nuovi modelli urbani - conclude Boccanelli - I borghi italiani sono a rischio spopolamento, noi vogliamo dimostrare che è possibile ripopolarlo portando dai servizi da condividere.
La condivisione, inoltre, è una delle chiavi di valorizzazione del senso di comunità che i piccoli Comuni italiani possono aver affievolito a causa del calo demografico, ma che mai hanno perso".“
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